La prima volta non si scorda mai. Per la prima volta nella sua storia Montini ha partecipato come espositore alla fiera LogiMAT di Stoccarda: i carrelli elevatori elettrici speciali made in Romagna sono stati più che promossi dal mercato europeo e non solo. Ce ne ne parla il titolare Francesco Garotti che ha presentato una gamma di prodotti interessanti soprattutto per il settore carta e legno. Le prospettive future dell’azienda prevedono nuove macchine a tre ruote e una maggiore personalizzazione dei prodotti per soddisfare le esigenze dei clienti. Infine, Garotti commenta il mercato italiano e l’importanza del settore ortofrutticolo per Montini, sottolineando la necessità di aiutare gli agricoltori a fronteggiare i cambiamenti climatici e a ridurre la lunghezza della filiera.

Quali sono le novità che portate al LogiMAT?
“Noi siamo la novità perché è la prima volta che partecipiamo alla fiera. Siamo sempre venuti come visitatori per vedere come si muoveva il mercato tedesco. Abbiamo visto che c’erano delle potenzialità anche per Montini e portiamo una gamma di prodotti che possono essere di interesse per il mercato europeo, soprattutto per il settore carta e legno. Sono due mercati che hanno bisogno di macchine elettriche con portate da 10 fino a 18 tonnellate. Avendo impostato la nostra produzione su questo livello di portate abbiamo deciso di venire.”

Com’è andata questa prima esperienza a Stoccarda?
“Abbiamo avuto contatti oltre l’Europa, con Paesi come Messico e Stati Uniti. Sono soddisfatto perché la gente si ferma a fotografare le macchine, vuol dire che piace perché nessuno immortalerebbe un’immagine di qualcosa di brutto. È un segnale che il design italiano piace, che poi sia conforme viene dopo, la prima cosa è l’estetica di una macchina.”

Quali soluzioni avete portato al LogiMAT?
“Abbiamo due macchine da 7 tonnellate: una compatta, che si declina nel modello MR 7 COMPACT, a baricentro 600 mm e specifica per il settore della carta, ed una con baricentro 800 mm. Un’altra cosa che i costruttori non fanno è un carrello compatto da 2 tonnellate di portata a baricentro 500 mm: il carrello elevatore deve essere sempre compatto perché lavora in ambienti stretti e angusti, deve risolvere i problemi degli spazi. Il carrello è importante se riduci gli spazi della logistica e allora hai preso la macchina giusta. Abbiamo qui esposte tre macchine di cui sono soddisfatto.”

Invece quali sono le prospettive future?
“Io sono già nel 2025. Nel 2024 usciremo con delle macchine nuove a tre ruote, dotate di batterie al litio, molto performanti. Abbiamo cercato di ridurre i costi di produzione con più facilità di montaggio, per velocizzare i tempi e abbassare il prezzo. Questa è la formula vincente per rimanere sul mercato: noi non potremo mai far concorrenza ai grandi costruttori mondiali, noi siamo bravi a personalizzare le macchine. Quando facciamo uno studio cerchiamo sempre di trovare le possibilità perché non tutti i clienti sono uguali, tutti hanno delle esigenze diverse. Nel 2026 arriveremo a produrre macchine che superano le 20 tonnellate di portata, macchine che avranno concetti costruttivi diversi da questi, useremo delle tecnologie e dei motori ad alto voltaggio. La natura ci ha portato a vivere di più e fino a 110-120 anni di età continuerò a fare progetti.”
Vuole offrire un commento sul mercato italiano?
“Montini in Italia è conosciuto fondamentalmente nel settore ortofrutticolo. L’Italia è ortofrutticola, dal Trentino alla Sicilia non c’è magazzino che non abbia provato il prodotto Montini. A meno che non avvenga un capovolgimento dell’economia agricola, allora sì ci sarebbe un crollo del mio prodotto. Per il 2024 e il 2025 torniamo alla normalità dopo il 4.0. Nel settore ortofrutticolo ci sono sempre stati dei piani operativi, al di là della 4.0, ci sono sempre stati dei benefici fiscali fino al 40-50% a fondo perduto. L’agricoltura sta soffrendo con il cambiamento climatico, deve entrare la politica per aiutare gli agricoltori e cambiare la filiera che è troppo lunga. Adesso stiamo vedendo che le realtà cooperative si stanno unendo e potrebbero mettersi anche a distribuire il prodotto.”