Il co-founder, presidente e CEO di Kiwitron, Andrea Filippini, parla dell'importanza dell'Industria 4.0 e della digitalizzazione nella produzione industriale. L'azienda bolognese offre soluzioni per aiutare le imprese a comprendere e utilizzare i dati, tra queste il nuovo servizio KiwiCare e la gamma di fleet management ETS. Da ultimo, la nuova collaborazione insieme all’azienda tedesca Terberg per la rivendita del sensore ottico KiwiEye nel territorio tedesco. Kiwitron cerca anche di evangelizzare sul concetto di digitalizzazione, spiegando che le aziende che ne capiscono i vantaggi possono offrire servizi migliori e portare valore aggiunto ai loro clienti.

Kiwitron è nota per la sua attenzione all’Industria 4.0, una rivoluzione nella produzione industriale che enfatizza l’uso dei dati. A margine della fiera LogiMAT di Stoccarda, il cofounder, presidente e CEO dell’azienda Andrea Filippini spiega che il concetto di Industria 4.0 sta prendendo piede in altri paesi, ma in Italia è stato estremamente semplificato, nonché messo in ombra dalle agevolazioni fiscali. Per aiutare le aziende a comprendere e utilizzare i dati, Kiwitron offre soluzioni innovative, come il nuovo servizio KiwiCare. Filippini parla anche della partnership con Terberg, azienda tedesca che detiene la maggiore quota di mercato a livello mondiale nel settore dei trattori portuali, e del sensore KiwiEye, implementato per queste tipologie speciali di mezzi. Filippini fa notare che Kiwitron è sempre alla ricerca di innovazione per offrire al mercato nuovi prodotti. Perciò, di recente ha ampliato il proprio team con ben quattro nuove figure tecniche e tecnico/commerciali per i mercati esteri. Filippini conclude dicendo che il mercato dei carrelli elevatori si sta focalizzando sempre di più sul prezzo, ma Kiwitron rimane impegnata nell’evangelizzazione sul concetto di digitalizzazione in quanto può portare un vero valore aggiunto per diversificare il solo prodotto di movimentazione.

Quali novità avete portato al LogiMAT?

“Al LogiMAT abbiamo portato la nostra gamma “parallela” a quella dedicata alla 4.0. Kiwitron è sempre stata conosciuta per la sola parte di 4.0, purtroppo vista come una mera agevolazione fiscale. Invece, il concetto di Industria 4.0 è una vera e propria rivoluzione industriale, nato in Germania nel 2011 e oggi presente in tutta Europa. Di rivoluzioni industriali ce ne sono state tante: il vapore, l’elettrificazione, il computer. Ora è il momento di quella dei dati. Oggi è impensabile lavorare senza un computer, un domani penseremo a come facevamo a prendere decisioni senza i dati. Questa transizione in Italia è stata oscurata da un 40-50% di imposta in meno, togliendo il vero valore della 4.0. Negli altri paesi, invece, si sta abbracciando il mondo dei dati. Le prime aziende che capiranno i vantaggi della digitalizzazione offriranno servizi migliori e porteranno valore aggiunto. Un esempio di valore aggiunto potrebbe essere quello del monitoraggio dell’usura della batteria. La batteria è la parte principale – nonché più dispendiosa – del carrello elevatore. Con l’utilizzo e l’analisi dei dati, si potranno capire le condizioni di utilizzo della batteria, fare manutenzione predittiva e potenzialmente aumentarne la durata della vita utile. Con un notevole alleggerimento del canone di noleggio, che si traduce in immediati risparmi e vantaggio competitivo. L’agevolazione fiscale è stato un aiuto importante e le aziende hanno investito. Ma ora le bisogna imparare a capire i dati.”

Per trasmettere il concetto di digitalizzazione, quali soluzioni offrite?

“Kiwitron supporta le aziende per capire come utilizzare al meglio i dati. Per offrire un servizio ad hoc, abbiamo creato KiwiCare. Le aziende capiscono l’importanza dei dati, ma non hanno competenze e risorse per gestirli. KiwiCare è il servizio di verifica della flotta e della connettività. Qui impostiamo gli allarmi e inviamo un report ogni mese con i dati dei mezzi dei clienti. L’azienda che decide di investire in questo servizio avrà un pacchetto completo con analisi e dati e non dovrà dotarsi di una nuova figura.”

Per voi è di vitale importanza lavorare in partnership con altre aziende. Non per niente siete al LogiMAT nello stand di Terberg…

“Terberg è l’azienda tedesca che detiene il maggior market share nel settore dei trattori da porto nel mondo. Chi sceglie Terberg sceglie la qualità. Con loro abbiamo iniziato una collaborazione da 6-7 mesi con il prodotto KiwiEye, un sensore che sfrutta l’intelligenza artificiale per riconoscere persone, mezzi e cartelli con funzioni di zoning. Montando KiwiEye non ci sarà più bisogno di montare né antenna né tag per rallentare il mezzo. Anche Kiwitron ha in catalogo antenne direzionali, ma dopo quattro anni di utilizzo sul mercato, abbiamo constatato che le aziende che hanno investito in questa tecnologia smettono di utilizzare i tag. Il sensore KiwiEye riscuote molto successo proprio perché evita l’utilizzo dei tag. Una soluzione con due KiwiEye montata su un carrello elevatore porta notevoli benefici: si risparmia nel non fornire i tag a tutti gli operatori e nei costi di struttura (per esempio su eventuali controllori che devono supervisionare l’utilizzo degli strumenti). Il futuro va sicuramente verso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.”

Avete in ballo altri progetti per il futuro?

“Siamo ormai 80 in organico, con circa il 65% di persone impiegate nell’R&D (ingegneri informatici, elettronici ed esperti in intelligenza artificiale). Rimaniamo un’azienda di prodotto, focalizzata sullo sviluppo di nuovi prodotti sempre più all’avanguardia. Quest’anno abbiamo iniziato ad assumere nuove figure tecniche e commerciali per l’estero perché Kiwitron deve e vuole crescere oltre i confini nazionali. E lo stiamo già facendo con buoni risultati. Abbiamo duplicato i membri del team service vista la grande necessità riscontrata nell’ultimo periodo. Abbiamo ricercato e formato nuove figure, abbiamo integrato due product specialist, un product manager e altre tre figure tecniche. Trovare le persone giuste è sempre una grande sfida, ma – nonostante ciò, lavoriamo per mantenere Kiwitron un’eccellenza e, grazie al valore e alla qualità delle persone, siamo sempre stati in grado di risolvere un problema migliorando giorno dopo giorno.”

E verso dove si sta muovendo il mercato?

“Il mercato del carrello elevatore è diventato più una guerra di prezzo. Da anni i clienti finali guardano esclusivamente il costo della macchina e il servizio di assistenza. I nostri prodotti portano un reale valore aggiunto, permettendo di diversificarsi dalla concorrenza. Crediamo nel nostro valore e che i clienti saranno sempre più coinvolti nel comprenderlo. Molte più aziende stanno chiedendo i nostri sistemi per aumentare la sicurezza e l’efficienza. Al fine di supportare la crescita di know-how dei nostri partner abbiamo iniziato tanti corsi di formazione. Crediamo che la formazione sia un valore per la comunità. E la nostra comunità è fatta principalmente di concessionari. I corsi che proponiamo ai concessionari servono per capire la tecnologia, che andiamo a trasformare insieme in un valore aggiunto da proporre al cliente finale. Non si può fare tutto da soli, la squadra vince contro i singoli.”