Le denunce di infortunio presentate entro marzo 2023 sono diminuite del 25,5% rispetto al 2022. Tra queste, 196 hanno avuto esito mortale (+3,7%). In aumento anche le patologie professionali, che sono state oltre 18mila

Doveroso insistere sulla necessità di abbattere l’intollerabile numero di incidenti sul lavoro e malattie professionali”.
É la riflessione di Franco Bettoni, Presidente dell’Inail, alla luce degli ultimi dati sugli infortuni e le malattie professionali, raccolti dall’Istituto.
Le denunce pervenute nei primi tre mesi di quest’anno, rispetto al 2022, registrano un incremento dei casi mortali e delle patologie professionali, a fronte di una diminuzione del 25% degli infortuni.

Vediamo più nel dettaglio i dati rilasciati dall’Istituto di previdenza.

Denunce di infortunio e morti sul lavoro: tutti i dati

Le denunce presentate all’Inail entro il mese di marzo 2023 sono state 144.586, in calo del 25,5% rispetto al primo trimestre 2022.
Il decremento riguarda soprattutto i casi avvenuti in occasione di lavoro (-29,4%) mentre quelli in itinere hanno fatto registrare un aumento del 13,1%.

I decrementi più importanti riguardano anche il Trasporto ed il magazzinaggio (-58,6%).
L’analisi evidenzia un calo in tutte le aree del Paese, più consistente nelle Isole (-31%) e tra le regioni con maggiori decrementi percentuali si segnalano la Campania, la Liguria e il Lazio.

Il calo è legato sia alla componente femminile (-40,6%) che a quella maschile (-12,7%), sia lavoratori comunitari che italiani ed extracomunitari.
Le diminuzioni guardano poi, tutte le fasce d’età, con gli over 74 anni in percentuale ottimale.

Nel primo trimestre 2023, sono 196 le denunce di infortunio con esito mortale.
L’incremento maggiore si registra nel Nord-Ovest e tra le regioni con maggiori incrementi si segnalano il Piemonte, l’Umbria, la Liguria ed il Friuli.
Cali più evidenti si registrano invece in Puglia, Toscana, Molise e provincia autonoma di Bolzano.

L’incremento è legato in misura maggiore alla componente maschile, mentre per quella femminile si registra un calo.
Dall’analisi per classi d’età, gli aumenti si registrano tra gli under 25, tra i 55/64enni e tra gli over 70.
Diminuzioni invece per la fascia 30/49 anni e stabili le altre classi d’età.

Malattia professionale: casi in aumento del 25,1% 

Le denunce di malattia professionale giunte nel primo trimestre 2023 sono state 3.647 in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+25,1%).

L’incremento delle denunce interessa il Centro (+31,4%), il Nord-Est (+30,5%), il Nord-Ovest (+28,1%) e il Sud (+25,4%), mentre le Isole registrano un calo (-6,3%).

In ottica di genere, si rilevano 2.374 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 10.817 a 13.191 (+21,9%), e 1.273 in più per le lavoratrici, da 3.700 a 4.973 (+34,4%).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nel primo trimestre del 2023, le prime tre malattie professionali denunciate.

A seguire, le patologie del sistema respiratorio ed i tumori.