materie prime transazione green e digitale

Le terre rare sono il vero tallone d’Achille della transizione green e della trasformazione digitale in atto.
Nel documento “Materie prime fondamentali per la transizione verde. Restrizioni alla produzione, al commercio internazionale e all’esportazione pubblicato dall’OCSE, si evince che l’incidenza globale delle restrizioni all’export di materie prime critiche nell’ultimo decennio è quintuplicata.
E per soddisfare la domanda prevista e raggiungere gli obiettivi globali di zero emissioni di CO2 sarà necessario un significativo aumento sia della produzione che del commercio internazionale di materie prime critiche.

Secondo l’OCSE, le materie prime critiche che occorrono alla produzione di tecnologie green nell’ultimo periodo hanno subito restrizioni importanti. Cina in primis ma anche Russia, Argentina, India, Vietnam hanno emesso delle restrizioni alle esportazioni nel periodo 2009/2020 per le materie prime critiche verso i paesi Ocse.
E la tendenza all’aumento di queste, si teme che potrebbe influenzare i mercati internazionali duplicemente: sia per quanto attiene i prezzi che la disponibilità.

Stando al documento dell’OCSE, la crescita della produzione non sarebbe in grado di tenere il passo con la domanda proveniente da un’economia che intende trasformarsi passando dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. In tempi anche molto brevi.
Se è vero che il volume di produzione negli ultimi 10 anni è aumentato in maniera esponenziale, è altrettanto vero che domanda e offerta non sono affatto allineate.

In un simile scenario, l’obiettivo delle zero emissioni di CO2 richiederà un ulteriore aumento della produzione e dell’export di materie prime critiche. Sperando che ciò non comporti particolari squilibri nei mercati internazionali.

A tal proposito, il segretario generale dell’Ocse Mathias Cormann, ha di recente dichiarato: “Dobbiamo assicurarci che la carenza di materie prime non ci impedisca di rispettare i nostri impegni orientati al cambiamento climatico“.

Una sfida importantissima che trova però, ancora oggi, tanti ostacoli.