L'utilizzo non appropriato delle forche del carrello elevatore è purtroppo prassi in tante realtà. In questo articolo esamineremo gli aspetti dinamici degli incidenti, i fattori di rischio coinvolti e l'importanza della scelta e dell'uso corretto degli accessori di presa e sollevamento
Gli infortuni correlati all’utilizzo dei carrelli elevatori sono connessi spesso alla velocità del mezzo, al ribaltamento del muletto, a manovre errate, al mancato utilizzo di cinture di sicurezza, ecc.  Ma anche a tutti gli accessori di sollevamento come le forche che, se utilizzate in modo non idoneo, possono esporre l’operatore a gravi rischi.
Prendiamo in esame tre casi di infortunio che riguardano proprio l’utilizzo inadeguato delle forche e vedono protagonisti gli operatori dei carrelli elevatori. Attraverso questi esempi, cerchiamo di capire come si sarebbero potuti evitare e come sia possibile fare prevenzione.

Casi d’infortunio per utilizzo improprio delle forche

Il primo caso riguarda un infortunio avvenuto in conseguenza di un urto del carrello elevatore.
Il titolare di un’attività si trova alla guida del carrello elevatore aziendale, senza carico. Durante una manovra il carrello urta con le forte violentemente contro la guida metallica fissata a terra (rotaia) del cancello scorrevole.
Il carrello, che sembra viaggiasse a forche abbassate, complice un avvallamento del terreno, si è impuntato contro la guida sporgente di 2 cm dal suolo ricevendo un contraccolpo tale da farlo urtare contro la struttura del mezzo e procurargli delle lesioni.
L’infortunato non indossava le cinture di sicurezza in dotazione al mezzo. Nel manuale informativo e formativo presente in azienda si raccomandava di tenere nella marcia a vuoto le forche del carrello ad una altezza dal suolo di 10 -15 cm.
Non risultano “evidenze che il titolare abbia partecipato ad iniziative di formazione”.
Al di là degli aspetti relativi alla carenza formativa, due sono i fattori causali individuati:
  • il lavoratore non indossava le cinture di sicurezza in dotazione al mezzo;
  • l’infortunato circolava con le forche del carrello elevatore troppo vicine al suolo.
Il secondo caso riguarda invece un infortunio che si è verificato all’interno del magazzino di una ditta specializzata in movimentazione merci.
Un operaio addetto allo stoccaggio dei prodotti, dopo aver depositato della merce con il carrello elevatore, ad una altezza di circa 5,70 metri, si dirige verso l’area adibita a stoccaggio merci per prelevare un’altra pedana di materiale.
Nel percorrere il corridoio che collega i due reparti urta con la parte superiore delle guide del carrello elevatore la trave di copertura posta ad un’altezza di circa 5,70 metri, provocando così il ribaltamento del mezzo.
Durante la caduta, nel tentativo di mettersi in salvo, l’operatore esce dalla cabina comando dirigendosi lungo il raggio di caduta del carrello elevatore e venendo così colpito alla testa dai supporti delle guide.
Questi i fattori causali dell’incidente:
  • trave di copertura non adeguatamente segnalata;
  • guida del carrello elevatore con le forche alzate.
Il terzo caso riguarda invece un carrellista addetto al magazzino materie prime/semilavorati, che transitava con il carrello retrattile attraverso il corridoio di collegamento dei due locali del magazzino, alto 5,5 metri.
Durante la marcia a velocità sostenuta, con la torretta porta forca in posizione elevata, urta la trave superiore del solaio del corridoio con la parte alta della torretta.
A causa dell’urto, si verifica una notevole oscillazione del mezzo che oltrepassa il punto di impatto. Mentre il carrellista abbandona velocemente il posto di guida viene schiacciato dalla torretta ribaltatasi al suolo con rotazione di 90° della base del carrello elevatore.
Questi i fattori causali rilevati dalla scheda di INFORMO:
  • conduzione del carrello a velocità superiore a quella consentita;
  • mancanza di protezione del posto di guida contro il ribaltamento;
  • guida del carrello elevatore con forca retrattile in posizione elevata.

Requisiti essenziali per l’uso in sicurezza di carrelli elevatori e forche

Nel documento dal titolo “ Carrelli elevatori e viabilità sicura in azienda. Requisiti essenziali per l’uso in sicurezza dei carrelli elevatori” sono presenti alcune indicazioni generali relative alla scelta degli accessori del carrello elevatore che “deve essere fatta in funzione del lavoro da svolgere e al luogo dove si opera”:
– in relazione all’ambiente di lavoro ed al tipo di utilizzo, il carrello deve essere eventualmente dotato di: specchio retrovisore, fari di illuminazione, girofaro, cicalino di retromarcia;
– se il carrello opera nel piazzale esterno alla ditta è necessario munirlo di tettoia chiusa per proteggere il carrellista da eventuali intemperie;
– gli accessori di sollevamento più utilizzati sono le forche, da utilizzare per prodotti collocati su bancali o in ceste predisposte; ricordiamo però che le stesse non sono adatte per tutti i sollevamenti, è vietato trasportare o agganciare i carichi sotto le forche, anche se imbracati”. Infatti in questo modo di trasporto errato “si cambia completamente il sistema di stabilità previsto dal costruttore passando da un sistema di sollevamento statico, ovvero con il carico ben adagiato sopra le forche, ad un carico dinamico che modifica pericolosamente la stabilità del carrello”.
Il documento dà anche alcune brevi informazioni sul corretto utilizzo del carrello e degli accessori di presa (forche o pinze):
– “le attrezzature di lavoro devono essere utilizzate in conformità alle istruzioni d’uso del costruttore;
– gli accessori scelti devono essere adeguati al lavoro da svolgere, (ad es. le forche non sono adatte per trasportare carichi agganciati sotto di esse);
– quando il carico non è su pallet deve essere movimentato con altri accessori (es. pinze);
– il carrello non è progettato per il sollevamento in quota delle persone sulle forche”.