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Il primo marzo 2023 la Commissione europea ha pubblicato una proposta che potrebbe contribuire notevolmente a ridurre la pressione esercitata sull’industria del trasporto stradale a causa della mancanza di autisti di camion.

Come sappiamo, il settore è in difficoltà da molto tempo, soprattutto per la mancanza di autisti sufficienti a soddisfare le richieste del mercato.
Secondo un rapporto pubblicato dall’IRU nel 2022, in Europa sono necessari altri 600.000 autisti. Un numero che potrebbe salire anche a 2 milioni entro il 2026, se le previsioni si riveleranno corrette.

Solo il 6% degli autisti professionisti ha meno di 25 anni, un dato che indica una popolazione di guidatori sempre più anziana. Queste tendenze si traducono in una costante diminuzione del numero di persone in grado di trasportare merci, a sostegno delle previsioni dell’IRU per il 2026.

Pertanto, la proposta della Commissione europea risponde a una preoccupazione cruciale. Le principali soluzioni proposte riguardano l’abbassamento dell’età minima per la guida a 18 anni e la possibilità per i conducenti di Paesi terzi di accedere alla professione nell’UE. Quest’ultima soluzione è molto apprezzata dall’industria e rappresenta una risposta diretta alle richieste del settore per l’attuazione di tali permessi.

La proposta della Commissione europea

La modifica delle norme sulle patenti di guida modificherebbe la legislazione europea vigente, ispirandosi alle migliori pratiche già in vigore in diversi Stati membri.

Uno degli obiettivi principali delle nuove norme sarà il miglioramento della sicurezza stradale, con misure che comprendono:

  • Un periodo di prova di almeno due anni per i neopatentati dopo il superamento dell’esame e una regola di tolleranza zero sulla guida in stato di ebbrezza. Si tratta di un aspetto essenziale, poiché anche se i giovani conducenti rappresentano solo l’8% di tutti gli automobilisti, 2 su 5 collisioni mortali coinvolgono un conducente o un motociclista di età inferiore ai 30 anni.
  • Consentire ai giovani di sostenere l’esame di guida e di iniziare la guida accompagnata di auto e camion a partire dai 17 anni, per acquisire esperienza di guida.
  • Adattare la formazione e i test di guida per preparare meglio i conducenti alla presenza di utenti vulnerabili sulla strada. Ciò contribuirà a migliorare la sicurezza dei pedoni, dei ciclisti e degli utilizzatori di scooter e biciclette elettriche (nella transizione dell’UE verso una mobilità urbana più sostenibile).
  • Una valutazione più mirata dell’idoneità medica, che tenga conto dei progressi nel trattamento di malattie come il diabete. I conducenti saranno inoltre incoraggiati ad aggiornare le proprie competenze e conoscenze di guida per stare al passo con gli sviluppi tecnologici.

Inoltre, con lo scopo di semplificare il riconoscimento delle patenti di guida tra gli Stati membri, la Commissione propone l’introduzione di una patente di guida digitale, una novità mondiale. Sarà molto più facile sostituire, rinnovare o sostituire una patente di guida, poiché tutte le procedure saranno online. Allo stesso modo, sarà più facile per i cittadini di Paesi non appartenenti all’UE con standard di sicurezza stradale comparabili, sostituire la propria patente di guida con una dell’UE.

Le norme aggiornate sui test terranno conto della transizione ai veicoli a emissioni zero. Verranno valutate, ad esempio, le conoscenze e le competenze legate ai sistemi avanzati di assistenza alla guida e ad altre tecnologie automatizzate.
Ai neopatentati verrà inoltre insegnato come il loro stile di guida influisca sulle emissioni, ad esempio la tempistica dei cambi di marcia.

Infine, la massa consentita di un veicolo di categoria “B” sarà modificata per i veicoli a carburante alternativo, poiché i veicoli a emissioni zero con batteria possono essere più pesanti.

I prossimi passi

Le proposte saranno ora esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio secondo la procedura legislativa ordinaria.

Nel quadro politico dell’UE in materia di sicurezza stradale per il periodo 2021-2030, la Commissione ha ribadito l’ambizioso obiettivo di azzerare il numero di morti e feriti gravi sulle strade dell’UE entro il 2050 (“Visione Zero”) e di ridurre i decessi e i feriti gravi del 50% entro il 2030. Le proposte odierne contribuiranno a raggiungere questi obiettivi e sono state annunciate nella Strategia per la mobilità sostenibile e intelligente 2020 della Commissione.

La Commissione sta attuando un approccio di sistema sicuro alla guida nell’UE. Questo sistema sicuro richiede una guida sicura, veicoli più sicuri, infrastrutture più sicure, velocità più basse e una migliore assistenza post incidente.

Per maggiori info, leggi la proposta della Commissione