I sistemi di gestione delle flotte sono oggi uno strumento cruciale per le aziende. Forniscono infatti dati che vengono trasformati in informazioni utili a monitorare le attività, ottimizzare i processi e incrementare i livelli di performance.

Perché oggi è importante utilizzare i dati?

Cerchiamo di definirlo attraverso una serie di vantaggi relativi al monitoraggio e all’interpretazione dei dati stessi, che derivano dall’implementazione delle soluzioni.

1- Utilizzare i dati come prova del servizio

Fino a non troppi anni fa, la prova del servizio si basava su criteri quali l’integrità del personale e dei supervisori ed era soggetta a dubbi da parte dei clienti. Non era raro imbattersi in malcontenti legati per lo più ad una poco professionale gestione delle operazioni di pulizia.
L’utilizzo di dati operativi e di performance che invece oggi generano le macchine, consente agli operatori di catturare e mostrale le prestazioni di ogni operazione di pulizia, offrendo nel contempo anche la possibilità di presentare ai clienti rapporti di servizio periodici. Ad esempio, settimanali o mensili.
Rapporti che dimostrano non solo che l’area prestabilita da contratto è stata pulita ma anche come e quando e per quante tempo.
La reportistica riduce quindi in modo significativo i disaccordi soggettivi, aumentando la percezione che il cliente ha della competenza, la professionalità e la precisione dell’azienda di pulizie.

2- I KPI basati su dati oggettivi

Un0indagine condotta da Tennant Co. su circa 400 strutture statunitensi ha confrontato le misure tradizionali degli standard di pulizia con gli standard basati sui dati.
I risultati hanno dimostrato che le flotte che operano sulla base dei dati hanno ottenuto una produttività superiore del 23%.
Più alta è risultata inoltre la soddisfazione dei clienti, grazie a una pulizia efficace ed efficiente.
Le imprese di pulizia trovano i KPI utili per misurare la conformità alle metriche di sicurezza, qualità, efficienza ed efficacia.
I dati raccolti dalle macchine forniscono una prova non più soggettiva ma oggettiva del tempo impiegato per ogni attività, dell’estensione dell’area pulita e delle metodologie utilizzate.
Non solo: consentono anche agli appaltatori di fornire ai clienti soluzioni ottimizzate che potrebbero ridurre costi e aumentare l’efficienza.

3- Manutenzione delle macchine per la pulizia

Oggi la maggior parte delle macchine connesse offre la possibilità anche di utilizzare i dati sulle prestazioni per le strategie di manutenzione.
Ogni impresa che abbia attrezzature automatizzate deve necessariamente concentrarsi anche sulla prevenzione dei tempi di fermo macchina.
I software di tracciamento dei dati consentono infatti agli utenti di accertare se si è verificato un guasto o anche se qualche operatore sta utilizzando in maniera scorretta l’apparecchiatura.
E’ possibile quindi ricevere i report ed esaminare le prestazioni, le ore e i cicli della macchina, perfezionando le strategie di manutenzione attraverso sistemi di gestione della manutenzione (CMMS).
Si tratta di sistemi che avvisano gli operatori quando è necessaria una manutenzione programmata, quando viene rilevato un difetto, quando si è in presenza di un decadimento delle prestazioni. Sistemi che consentono anche la risoluzione virtuale dei problemi e talvolta anche la riparazione a distanza.

4- Dati storici: per quale scopo utilizzarli?

Anche i dati storici hanno una loro utilità, soprattutto perché attraverso essi è possibile oggi generare preventivi accurati.
I preventivi per i nuovi lavori sono infatti spesso una scienza imperfetta che può far perdere opportunità di guadagno o impegnare le imprese in contratti con poco margine.
Ecco perché man mano che i robot pulitori accumulano esperienza in servizio, i dati raccolti diventano un’importante proprietà intellettuale per un’impresa di pulizia.

Utilizzando programmi che possono essere continuamente aggiornati e perfezionati le imprese di pulizia possono assicurarsi di raggiungere i margini prescelti e rimanere finanziariamente competitive.

5- Ottimizzazione dei percorsi di pulizia

L’Intelligenza artificiale è sempre più utilizzata e l’apprendimento automatico è utile per interrogare i dati raccolti e calcolare i metodi più efficienti per la pulizia degli ambienti.
Ci sono dati che stimano e calcolano lunghezza dei percorsi, delle traiettorie, delle ostruzioni e del numero di svolte che i mezzi compiono durante le operazioni di pulizia..
Ed i ricercatori continuano a condurre indagini significative per ottimizzare i percorsi che compiono ogni giorno migliaia di macchine.

I dati in tempo reale ed i percorsi ottimizzati grazie all’apprendimento automatico hanno migliorato significativamente i tempi di pulizia rispetto a un robot pulitore che utilizza esclusivamente modelli di riferimento, secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Innovation in Digital Ecosystems.
L’intelligenza artificiale e la tecnologia PPCR offrono invece alle imprese di pulizia un netto vantaggio competitivo, liberando capacità per la riassegnazione delle macchine e riducendo il dimensionamento della flotta. Con il reale vantaggio di aumentare i contratti che generano profitti.

6- Ottimizzazione della flotta

I beni costosi e sottoutilizzati riducono i profitti operativi impegnando capitali. E quindi rendendo le aziende meno competitive.
Anche l’eccessivo utilizzo delle macchine (e del personale addetto) influisce in modo negativo sull’affidabilità delle macchine riducendo la durata dei beni aziendali e nuocendo alla salute e sicurezza degli operatori.

I dati sull’utilizzo delle pulitrici possono aiutare il flusso di lavoro, ridistribuendo le risorse e identificando le macchine sovrautilizzate.
Gestire un parco macchine di dimensioni corrette può garantire una efficiente allocazione del capitale, evitando problemi operativi che aumentano i costi e riducono l’efficacia.