I consumatori italiani per anni sono stati abituati alla modalità di consegna gratuita, una comodità resa possibile dalla stragrande maggioranza degli e-commerce.
Ma con l’inflazione che oggi raggiunge numeri significativi, gli shop online si vedono costretti a far pagare un servizio per tanto tempo gratuito.
Da una ricerca di Sendcloud, piattaforma internazionale per le spedizioni e-commerce, condotta su un migliaio di consumatori italiani, è emerso che le spese di consegna elevati rappresentano la ragione principale per cui oltre il 70% degli utenti/acquirenti abbandona il proprio carrello.
Secondo i dati della survey, però, si segnala anche che i consumatori italiani sono disposti a pagare mediamente fino a 4,30 euro per le proprie consegne derivanti da acquisti su e-commerce.
Spedizioni gratuite: free is better than fast
La spedizione gratuita rimane la prima scelta per i consumatori. Ben 4 acquirenti italiani su 5 (80%) sono disposti ad aggiungere un prodotto in più al loro ordine pur di avere la spedizione gratis.
Inoltre, la gratuità vince sulla velocità: 9 acquirenti su 10 preferiscono non pagare la spedizione più che averla più rapidamente pagandola.
La consegna gratuita risulta dalla ricerca più importante anche di altre variabili quali:
- la possibilità di ricevere un ordine in orari preferiti
- la possibilità di scegliere un corriere specifico a cui affidare la spedizione.
Vero è che al contempo, i consumatori stanno diventando sempre più consci dell’impatto che trasporti, corriere, consegne hanno sull’ambiente.
Tre consumatori su cinque ritengono che consegne meno sostenibili dovrebbero essere più onerose e l’83% ritiene che le spese di spedizione dovrebbero essere più economiche se il consumatore è disposto ad attendere più a lungo la ricezione del proprio ordine.
Pagamento della spedizione: quanto siamo disposti a spendere?
Lo si vede dalle politiche adottate dai giganti e-commerce che stanno sempre più spesso addebitando le spese di spedizione per i piccoli ordini ed è probabile che molti altri rivenditori online seguiranno presto il loro esempio.