Quando nel 2016 Aliant ha completato la progettazione della sua attuale sede di Imola, l’attenzione che l’azienda ha sempre riservato alle istanze ambientali ed energetiche ha ricoperto un ruolo fondamentale.
L’immobile ad uso uffici, magazzino e produzione, è infatti stato dotato di tutti gli accorgimenti utili ad un risparmio energetico e un basso impatto ambientale, tra cui:
- Pannelli prefabbricati ed infissi a bassa conducibilità con elevato isolamento termico (ovvero effetto cappotto)
- Impianti per HVAC ad alta efficienza con pompa di calore totalmente elettrici con controllo a inverter
- Assenza di linea gas Metano per qualsiasi uso
- Efficiente riscaldamento a pavimento in tutta la parte produttiva
- Impianto fotovoltaico integrato sul tetto completo di Energy Management System EMS proprietario, sviluppato da Ufficio Tecnico interno e realizzato con un software di gestione allo scopo di massimizzare l’autoconsumo e favorire il funzionamento delle macchine per riscaldamento e raffreddamento in contemporanea alla produzione fotovoltaica (accumulo termico ad alta efficienza)
- Illuminazione a LED totale, sia negli uffici che nella parte produttiva, con centralina di gestione per spegnimento completo notturno
Scelte che, anche se oggi possono apparire scontate, nel 2016 rappresentavano un’impegno verso l’innovazione significativo e importante. Soprattutto per quanto attiene al loro impatto sul fabbisogno energetico.
In questo primo step, per Aliant l’obiettivo è stato orientare le scelte progettuali alla riduzione drastica dei consumi. Un impegno che ha trovato la sua prosecuzione naturale nel secondo step, quello che ha consentito di orientare le scelte aziendali ad una gestione efficiente e sostenibile.
Aliant: una gestione efficiente e sostenibile
Grazie alla vasta diffusione di internet a livello mondiale e grazie alle lungimiranti scelte dei partner Aliant, in tema di connettività, i sistemi dell’azienda sono quasi sempre connessi o collegabili a internet per la messa in servizio a distanza e per l’assistenza remota.
Questo permette all’azienda di prediligere l’assistenza a distanza, via internet, garantendo al cliente tempi di risposta più rapidi e riducendo così l’impronta ambientale per i viaggi e gli spostamenti dei tecnici (auto, treni, aerei).
Anche le batterie al litio ALIANT BATTERY di trazione, nelle varie serie disponibili, sono “IoT Ready” e consentono di installare e supervisionare prodotti a distanza con la massima facilità.
Una volta ridotti i consumi e creata una gestione interna sostenibile, per Aliant il passaggio successivo, ovvero compensare le emissioni eccedenti da questi primi due step, è stata una transizione immediata.
Grazie alla consulenza di un’azienda leader nel campo del Carbon Management, l’azienda ha quantificato le sue emissioni legate a: consumi di energia elettrica, di gas, per uso di veicoli aziendali e trasferte e infine i per COMMUTING dipendenti e ha trovato un partner che consentisse un contributo ambientale e sociale.
La scelta di Treedom per sostenere il futuro
“Ci siamo imbattuti in Treedom srl, prima B Corporation in Italia e primo sito
web che permette di piantare un albero a distanza e seguire il progetto che
contribuirà a realizzare – ha dichiarato Davide Dal Pozzo -. Gli alberi infatti, producono ossigeno e assorbono anidride carbonica migliorando la qualità dell’aria e contribuendo ad abbassare le temperature“.
Treedom realizza progetti di piantumazione in paesi in via di sviluppo, elaborando
con le comunità locali un piano forestale che permetta loro di raccogliere i primi
frutti entro pochi anni dalla piantumazione, seguendo le condizioni del suolo e del
clima.
“Ciò che ci ha spinto a scegliere Treedom – prosegue Dal Pozzo – sono stati i molteplici benefici che hanno i loro progetti: ambientali (aumento biodiversità, gli alberi contrastano l’erosione
del suolo grazie alle radici), e sociali (le comunità locali ricevono finanziamenti,
risorse alimentari e opportunità economiche: si prenderanno cura degli alberi e godranno dei loro frutti).
Abbiamo scelto quindi di finanziare il progetto di Treedom di piantumazione di 450 alberi in America Latina e in Africa, visionabili qui“
Il quarto step, sarà quindi per Aliant – compatibilmente alla necessaria competitività che occorrerà per rimanere operativi sul mercato – orientato a fare scelte e selezionare nuovi partner privilegiando le aziende che abbiano intrapreso iniziative di compensazione delle emissioni.
Contribuendo in maniera fattiva a creare una rete virtuosa e un’economia davvero circolare.