Nei lavori in quota connessi a vari ambiti lavorativi è sempre più diffuso l’uso della piattaforma di lavoro mobile elevabile (PLE), un utilizzo che, specialmente in assenza di un’adeguata formazione e prevenzione dei rischi, espone gli operatori a infortuni che possono anche essere gravi e mortali.
Proprio in relazione ai rischi elevati di queste macchine “destinate a spostare persone alle posizioni di lavoro in cui svolgono mansioni dalla piattaforma di lavoro”, l’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 prevede che per i lavoratori che utilizzano piattaforme di lavoro mobili elevabili sia necessaria una specifica abilitazione.
Comprendere le dinamiche che regolano gli incidenti con queste piattaforme è il primo passo per introdurre modifiche che portino a livelli di sicurezza efficaci.
L’uso delle PLE comporta troppo spesso l’esposizione dei lavoratori ad un alto rischio di infortunio, esponendoli a danni che possono rivelarsi gravi, se non anche fatali.
Piattaforme di lavoro: i principali rischi
Sono molti i rischi di cui tener conto nell’utilizzo della piattaforma di lavoro mobile elevabile.
- rovesciamento e ribaltamento;
- investimento e schiacciamento di persone;
- elettrocuzione per contatto con linee elettriche aeree;
- caduta del carico e di materiale dall’alto e proiezione di materiale;
- caduta dall’alto dell’operatore;
- uso improprio del mezzo;
- urti, colpi, impatti, compressioni, cesoiamento e schiacciamento;
- interferenze con altre macchine e attrezzature in cantiere;
- rischi indotti da malfunzionamenti;
- ribaltamento durante le operazioni di salita e discesa del mezzo dal veicolo di trasporto.
Si tratta di rischi che dipendono da numerosi, diversi, fattori. Non sempre è infatti il fattore meccanico o quello umano a proporre situazioni di rischio ma anche la presenza sulla stessa area di lavoro di altri macchinari, veicoli, attrezzature.
Questo vale soprattutto all’interno dei cantieri, dove la prudenza non è mai abbastanza.
Incidenti mortali con le PLE: le percentuali
Le cadute dall’alto rappresentano la principale causa di incidenti mortali (circa 1/3). Un dato che evidenzia la necessità di eseguire un sistema di lavoro sicuro quando elevato, ovvero rimanere nella piattaforma ed essere fissati con imbracatura e cordino di sicurezza alla PLE.
Esiste poi anche un numero significativo di decessi che si verificano per elettrocuzione, che sono causati dal lavoro in prossimità di linee elettriche ad alta tensione.
Schiacciamento, intrappolamento dell’operatore e rovesciamento della PLE sono poi altre tre cause che spesso cambiano le sorti di un infortunio, causando diverse morti bianche.
Per tutte queste ragioni, l’importanza di una formazione accurata, del rispetto di tutti i canoni di sicurezza, è fondamentale. E questo, malgrado si abbia esperienza.
Non è raro infatti che tra i lavoratori si diffonda l’idea che basti l’esperienza ad evitare incidenti, malgrado statistiche e casistiche ci dicano il contrario.
Basta leggerlo nei dati relativi all’anzianità lavorativa media dei lavoratori che vengono coinvolti in incidenti di questo tipo.
Solo lo scorso anno il 77,3% aveva un’anzianità di mansione superiore a 3 anni.