C’è una forte tendenza al cambio di unità di movimentazione: dal pallet al singolo prodotto.
Può sembrare una semplice riflessione operativa, da addetto al settore movimentazione. Invece questo cambio di tendenza è la manifestazione di un cambiamento molto più profondo, che ha le sue radici nella conformazione della società e nel cambiamento delle abitudini delle persone, e va ad influenzare il flusso delle merci, la produzione e l’organizzazione delle aziende e delle supply chain.
A proporre questa riflessione è Mauro Corona, Sales Director Dematic Italy, che abbiamo incontrato a Intralogistica Italia, l’evento che riunisce nuovamente dal vivo tutta la filiera al servizio della logistica interna.
“Rileviamo un decisa tendenza al cambio di unità di movimentazione: dal pallet al singolo prodotto. – Spiega Corona – Se fino a qualche tempo fa l’intento era quello di massimizzare lo stoccaggio movimentando unità di grosse dimensioni, oggi la tendenza è gestire più il singolo prodotto. La movimentazione si trova sempre più spesso a dover gestire il picking di colli, contenitori, singoli pezzi, anziché pallet interi. Una tendenza che accomuna tutti i settori, anche grocery, food, beverage… questo perché il singolo collo rispecchia l’esigenza del mercato.
Le ragioni di questa esigenza sono da rintracciare nei mega trend del momento, come la forte crescita di certi business come l’e-commerce”.
In pratica ci sta dicendo che le esigenze della logistica sono cambiate perché è cambiato il mondo?
“Si! Ci sono dei mega trend che non sono ignorabili, perché interessano le persone, la loro organizzazione e il loro modo di fruire dei beni. Quindi influenzano anche le forniture.
L’urbanizzazione e la mobilità urbana, l’invecchiamento della popolazione e la presenza sempre più massiccia di nuclei familiari formati da una o due persone, le nuove generazioni sempre più legate agli acquisiti online… tutto ciò ha generato il passaggio dall’avere ordini prevedibili gestiti dai centri distributivi, a ordini più frazionati e meno prevedibili, con la moltiplicazione dei destinatari e la necessità di essere sempre più veloci e flessibili per gestire flussi nuovi, generati anche dagli e-commerce, con righe d’ordine più piccole e resi. Questi sono cambiamenti che hanno spinto il cambiamento tecnologico”.
A Corona abbiamo quindi chiesto di spiegarci che cosa cerca oggi il cliente che si rivolge ad una realtà come Dematic. “Ai sistemi di automazione del magazzino si chiede di supportare le azienda per riuscire a gestire il cambio di tendenza, soddisfacendo le nuove esigenze. Come? L’automazione del magazzino è un valido supporto per gestire le nuove situazione come la difficoltà di prevedere gli ordini, perché consente di avere sistemi scalabili ad alte prestazioni e flessibili nella riconfigurazione.
In noi inoltre il cliente cerca un partner tecnologico più che un fornitore – ci ha spiegato – sia che si tratti di aziende di grandi o piccole dimensioni. Soprattutto in Italia non c’è la cultura di creare dei team di progetto tecnici, quindi spesso capita che, chi gestisce il progetto di organizzazione del magazzino, sia anche direttore della logistica o della supply chain. Si tratta quindi di figure che hanno conoscenza del business e delle necessità, ma non della tecnologia. Quello di cui hanno bisogno è quindi anche un supporto di tipo consulenziale, in modo da suggerire la soluzione ideale per la particolare esigenza”.
E in tutto questo la sicurezza che ruolo ha?
“Ha un ruolo primario. È il primo punto delle soluzioni che proponiamo, ma anche dell’organizzazione e dei processi aziendali. Non è una frase fatta, ma è una realtà perché anche nell’automazione si pone molta attenzione alla sicurezza dei sistemi. Ma non solo. Spesso implementare un nuovo sistema automatico, significa anche implementare sicurezza sul luogo di lavoro, modificando il modo di lavorare nei centri distributivi a favore della sicurezza. Per fare un esempio: un sistema automatico evita che l’operatore vada in quota a fare picking e lo fa fare alle macchine in tutta sicurezza”.