Gli investimenti ad opera dei carrelli elevatori sono un rischio di infortunio diffuso all’interno dei magazzini. E spesso si rivelano anche responsabili di danni permanenti a carico degli operatori stessi.
Riportiamo una casistica diffusa da ATS Brianza relativa ad un investimento verificatosi all’interno del reparto produzione e di stoccaggio merci.
La dinamica dell’incidente
L’infortunata aveva lasciato momentaneamente la sua postazione di lavoro per recarsi ai servizi igienici, utilizzando il percorso pedonale evidenziato da segnaletica orizzontale. La sfortunata collaboratrice usciva però dal percorso delimitato per i pedoni, entrando nell’area promiscua in cui transitano anche i carrelli elevatori.
Il cambio di percorso è stato dovuto alla presenza di materiali sul tratto pedonale, di intralcio al passaggio. Il carrellista, non vedendo la donna, l’ha travolta mentre eseguiva una semplice retromarcia.
L’infortunata, non indossava le scarpe infortunistiche.
L’incidente, la cui dinamica è abbastanza chiara, ha visto come punto di contatto il piede sinistro, tra la ruota del carrello elevatore ed il bancale. E l’esito del trauma riportato è stato di:
- Frattura 3,4 metatarsale e 1,2,3 falange piede sinistro
- 344 giorni complessivi di infortunio
- Postumi permanenti, con 7 gradi percentuali INAIL di invalidità
Quali criticità alla base dell’evento?
Alla base di ogni infortunio c’è sempre una criticità dovuta a mancanze di vigilanza, di fornitura dei corretti DPI, distrazioni ed errori umani.
Nel caso specifico, vi è stata una mancata vigilanza da parte del preposto del magazzino sullo stoccaggio improprio dei bancali di merce, posizionati sui percorsi pedonali. Un’omessa formazione del preposto e del conducente del carrello elevatore. Inoltre, è evidente la mancanza di misure quali il piano delle viabilità, includente le regole di prudenza per la circolazione per i carrelli elevatori e dei pedoni e le corrette regole sullo stoccaggio delle merci. Incompleta anche la Valutazione dei Rischi, carente su stoccaggi e viabilità.
Era possibile evitarlo? Come fare prevenzione?
Onde evitare l’incidente si sarebbe dovuto effettuare una corretta Valutazione dei rischi, sia sugli stoccaggi delle merci che sulle viabilità per regolamentare la movimentazione di mezzi e pedoni. Un Piano delle viabilità completo delle procedure ed istruzioni operative.
Qualora poi la retromarcia sia non occasionale bisognerebbe adottare carrelli elevatori diversi da quelli a forche frontali o dispositivi di visione d’aiuto alla conduzione dei mezzi. O anche sistemi automatici di anticollisione, zonizzazione, segnalazioni luminose.
Non si reputa mai opportuno, inoltre, depositare materiali sui percorsi pedonali che siano d’intralcio, per cui sarebbe utile anche formare sia gli addetti alla conduzione dei carrelli che il preposto affinché sia in grado di vigilare su eventuali rischi e situazioni pericolose.
Infine, si sarebbe dovuto procedere alla fornitura, per tutto il personale al lavoro negli spazi del magazzino frequentati anche da mezzi (e relativamente alla propria mansione), dei DPI idonei e necessari ai lavoratori per proteggersi da eventuali danni.
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