Riferimenti normativi e best practice in caso di danneggiamento delle strutture industriali

La progettazione strutturale delle scaffalature industriali generalmente non ipotizza danni sui componenti fondamentali come travi, ripiani, montanti, che siano dovuti a errori di manovra.
Mantenere la scaffalatura in buone condizioni è, pertanto, essenziale e per farlo, sono richieste al cliente utilizzatore ispezioni regolari da parte del fornitore.
Al fine di classificare il danno ed evidenziare le possibili procedure da mettere in atto per il recupero, i responsabili della sicurezza di ogni magazzino, hanno come riferimento la norma EN 15635 per la sicurezza dei sistemi di stoccaggio statici d’acciaio, nonché il documento “ERF Information Bulletin No 1”.

Nello specifico, la EN 15635 stabilisce che, qualora si intenda provvedere alla sostituzione di un componente danneggiato, questa debba avvenire con parti identiche prodotte dallo stesso fornitore. La direttiva si giustifica in ragione del fatto che la riparazione di componenti danneggiati deve necessariamente essere approvata dal fornitore della scaffalatura.
Accade di frequente infatti che i componenti danneggiati vengano riparati piuttosto che sostituiti anche se ciò va in direzione contraria a quanto suggerito dalla EN 15635. Secondo la norma per la sicurezza dei sistemi di stoccaggio statici d’acciaio, è difficile applicare un controllo di qualità realistico sui profili che siano stati deformati a freddo. E, in questo senso, agire in accordo alle indicazioni ricevute dal fornitore, aiuta sicuramente a garantire l’integrità della scaffalatura.

Perché riparare un montante?

Un metodo che viene frequentemente sottovalutato per la riparazione dei montanti danneggiati è l’utilizzo di una maschera che, unitamente ad un utensile idraulico riesce a far rientrare il danno, riportando la struttura alla sua forma originaria. Le ragioni per cui solitamente questo metodo viene prediletto sono di 3 ordini:

  • Non comporta la necessità di smontare la spalla e installare nuovi montanti
  • Non richiede la necessità di scaricare la spalla della scaffalatura
  • È un intervento più economico sia in termini di spesa che di lavoro per il processo logistico.

Malgrado però questo processo mostri notevoli vantaggi, è un metodo di riparazione non raccomandato dai produttori di scaffalature.

Quando sostituire un montante?

Se è vero che l’utilizzatore finale è responsabile della sicurezza dei suoi dipendenti oltre che del luogo di lavoro per visitatori, fornitori ecc, lo è altrettanto che considerare lo stato della scaffalatura e la capacità di carico dopo la riparazione, è fondamentale. Le proprietà che possiede una scaffalatura infatti, dopo che su questa sia stato effettuato un raddrizzamento, possono modificarsi e non essere equivalenti a quelle testate sperimentalmente da parte del costruttore. Lo stesso vale per la capacità di carico, che potrebbe non rispecchiare fedelmente quella originaria.
Da ciò ne deriva che l’azienda che modifica la staffalatura è responsabile per la definizione della modificata capacità di carico del montante riparato e di tutti gli effetti sulla struttura in generale, poiché il metodo della riparazione non è al momento accettato da alcun produttore. Anzi, la dichiarata capacità di carico e la garanzia offerta dal costruttore possono addirittura cessare o diventare nulle qualora una terza parte abbia effettuato una riparazione per raddrizzamento.
Il risultato a seguito di una riparazione, è funzione della qualità della riparazione eseguita. Ed è proprio per questa ragione che la norma EN15635 sostiene che “il componente danneggiato deve essere sostituito piuttosto che riparato, perché è molto difficile misurare la qualità della riparazione su un componente piegato a freddo”.
Questa modalità di procedere ha il merito di tutelare che l’integrità della scaffalatura rimanga intatta e garantita dal produttore come previsto anche dalle “Linee guida per la Salute e la Sicurezza nell’Immagazzinamento e nelle Scaffalature” – Health and Safety Executive Guideline on Warehousing and Storage – che stabiliscono categoricamente come “tutte le scaffalature devono essere installate e mantenute in accordo alle istruzioni fornite dal produttore.”

Leggi anche:

Sicurezza nelle riparazioni di scaffalature cariche